RASSEGNA PREMIO ‘FRANZ KAFKA ITALIA ®’ e ‘SECONDO UMANESIMO ITALIANO ®’ 2019 e RECENSIONI

Con il patrocinio di

 

 

 

 

ACCADEMIA ITALIANA

PER L’ANALISI DEL SIGNIFICATO DEL LINGUAGGIO

MEQRIMA

 

PREMIO LETTERARIO NAZIONALE

‘FRANZ KAFKA ITALIA ®’

e

Sez. F PREMIO NAZIONALE DI POESIA 

‘SECONDO UMANESIMO ITALIANO ®’

IX EDIZIONE 2019

Sabato 27 ottobre 2019 h 15.30

Celebrazione ‘Salone dei Ricevimenti’ PALAZZO KECHLER

 

Servizio Fotografico di Fabio Bon ‘Studio Tre di Bon Fabio’,  Campoformido UD.

Brindisi finale di Marco Gotti, Ragogna UD.

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Artista per il  PREMIO FRANZ KAFKA ITALIA ITALIA  ® IX ED. 2019:

ALBERTO QUOCO con le Fotografie d’Arte della

Collezione “Immaginario Veneziano”

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ALBERTO QUOCO

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Artista per il  PREMIO FRANZ KAFKA ITALIA ITALIA  ® IX ED. 2019:

MARINO SALVADOR con le Serigrafie della

Collezione “Ritratti in frammentazione: Personaggi celebri”

RITA MASCIALINO, Marino Salvador e la Pop Art rivisitata nell’attualità. 

www.udinese-life.it, Direttore Responsabile Gianni Strizzolo (dicembre 2020, Rubrica SEMANTICA DELL’ARTE a cura di Rita Mascialino)

Marino Salvador (Udine 1958) è artista poliedrico, spazia dalla pittura alla scultura, alla postproduzione fotografica, alla grafica. È anche scrittore di racconti di viaggio, molto piacevoli, fra cui Il segreto della Valle della Luna e Pentecoste a Berlino (Amazon Poland Wroclaw), anche di saggi. Il suo corposo Catalogo, La vita a colori (Amazon), è arricchito di molte recensioni redatte da importanti critici. Conta al suo attivo numerosissime Mostre in tutto il mondo e Premi. Tra i suoi riconoscimenti vi è l’inserimento nell’Archivio Storico Universale delle Belle Arti Centro Accademico Maison d’Art di Padova, Sezione Arte Contemporanea. È artista esclusivo del Premio Franz Kafka Italia ®. A Villa Manin di Passariano è stato nominato Cavaliere di Malta del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.

Un contrassegno importante dell’arte di Marino Salvador è, tra l’altro, l’unione creata tra varie arti, in special modo da un lato tra la fotografia d’arte con le sue postproduzioni che aprono grande spazio alla creatività e dall’altro il cinema e la letteratura, come ad esempio la sua elaborazione fotografica di alcuni fotogrammi del film muto Metropolis di Fritz Lang in una sua personale interpretazione, molto interessante dal punto di vista artistico, culturale.

Venendo alle sue Serigrafie create nella scia della Pop Art e dedicate a personaggi celebri sta anche la postproduzione dell’immagine fotografica di Marilyn Monroe resa celebre da Andy Warhol (Pittsburgh 1928-New York1987) e sulla quale ci soffermiamo in particolare – le serigrafie di Salvador riguardano anche altri personaggi famosi, tra gli altri Albert Einstein e Salvador Dalí.

Non si tratta di una imitazione della Pop Art che, consona all’epoca in cui sorse, sarebbe anacronistica oggi, in un tempo che sta abbandonando del tutto il consumismo come si era presentato negli anni Sessanta, quando la società era in pieno boom economico. La ripresa della Pop Art da parte di Marino Salvador propone e realizza un superamento dell’ottica consumistica per cose e persone in un approfondimento culturale non da poco, adatto alla necessità di costruire valori diversi, ciò che ne fa un indicatore del cammino da intraprendere per un uomo nuovo, portato alla riflessione su se stesso e sugli altri e non più proiettato precipuamente sulla superficie della vita. In particolare, attraverso la postproduzione dell’immagine della Monroe, Salvador ha inserito non solo l’attrice in un’angolazione diversa da quella in cui è stata per così dire rinchiusa in passato, ma ha dato un segnale nuovo di rivalutazione della donna in generale e dell’uomo stesso – che la donna sia sempre oggetto specialmente del consumo non fa onore alla donna, ma implicitamente neanche all’uomo, il principale consumatore della stessa in tutti i tempi. In Salvador non si tratta di una presentazione della donna che crede di poter esaurire il suo ritratto psicologico con la tradizionale esaltazione della sua funzione di madre, pur essenziale per l’identità della stessa,  come è da sempre avvenuto nel prosieguo delle epoche senza che ciò abbia portato a reali mutamenti di prospettiva sul femminile, bensì si tratta del tentativo di avvicinare la donna al di là di ogni pregiudizio e luogo comune, al di là della maternità stessa, non per sconfessare tale realtà importante, ma per aprire il sipario anche e soprattutto su un altro scenario, quello personale della donna libera da strumentalizzazioni. Così il ritratto della Monroe in Salvador non fa emergere la stessa come oggetto di consumo, ma neanche la chiude in una eventuale esaltazione della dolcezza, qualità da sempre ritenuta indispensabile e anche pretesa nell’ambito dello strumentario femminile, bensì la avvicina come persona dai tratti psicofisici che nel contesto della società attuale emergono come fossero nuovi.

Diversamente come accennato, la Monroe di Andy Warhol – e con essa più estesamente la donna in generale per quanto inaccettabile ciò possa apparire – ha il volto clownesco che il grande e straordinario artista le ha dato contraffacendo la sua immagine attraverso l’uso di colori sgargianti e rimarcando con linee pesanti i tratti del volto come occhi e bocca, così da profanare l’identità dell’attrice – e della donna – e accomunarla ad un oggetto di consumo fatto in serie, come un campione senza valore, usa e getta.

 

La Monroe di Marino Salvador, pur partendo dalla medesima fotografia che ha funto da base a Warhol e anche riproducendo l’immagine serialmente, si manifesta in un ritratto originale, nel quale ha acquistato o riacquistato un’anima, di conseguenza anche la  serialità diffonde valori per la memoria, non disvalori. Il volto non è esposto in primo piano, quasi in un nuovo pudore relativo alla bellezza stessa da non  esibire per il ludibrio delle folle per così dire, bensì è in parte nascosto secondo prospettive e chiaroscuri che conferiscono profondità e dinamicità, ossia il volto non si esaurisce nella più piatta e statica immagine verniciata a colori come in Warhol, che della Monroe ha enfatizzato la superficie come sessuale icona di massa, anche alla stregua di una lattina di Coca Cola. Gli occhi dell’attrice nelle serigrafie di Salvador mostrano un’espressione pensante portata da uno sguardo non vuoto, ma che mostra la presenza di una personalità dietro la bellezza o parallelamente ad essa, una personalità non aliena da tristezza e perplessità per la propria sorte stretta negli ingranaggi del consumo più spietato. Anche la bocca nella riproduzione di Salvador risulta  composta in una forma che esprime controllo e dignità. I colori stessi non sono stesi impietosamente sui tratti come a cancellarli piuttosto che a rispettarli, ma lasciano integro il volto e schermano l’immagine quasi proteggendola dagli attacchi esterni, come tali colori fossero una estetica barriera – fornita dall’arte – contro il male del mondo. Una Monroe come la vede Salvador, un artista di oggi proiettato nel futuro, interessato alla verità interiore, spinto a indagare la collocazione esistenziale dell’uomo, specificamente di una donna che, famosa come oggetto,  diventa nelle sue mani soggetto umano a tutti gli effetti e al di là di qualsiasi finalità di consumo materiale.

Marino Salvador, nelle sue serigrafie dedicate alla Monroe in seno alla sua arte, ha dato dunque continuità alla Pop Art non in senso epigonale, ma in una evoluzione che superi lo stereotipo della donna oggetto di consumo e che dia spazio all’esigenza di approfondimento della natura della donna come essere umano che debba essere conosciuto e presentato nella sua verità, questo in un’epoca di confusione dei valori, ma anche perciò di grande potenziale fermento ideale per costruire una nuova umanità, che possa vivere in una configurazione della sua identità dove l’ottica di consumo non sia più in primo piano, questo come comunica l’arte di Salvador.

                                                                                  Rita Mascialino

S

Scorcio di pubblico nel ‘Salone dei Ricevimenti’, PALAZZO KECHLER

Sede delle Celebrazioni dei Premi dell’Accademia, Udine.

Rita Mascialino saluta il pubblico e introduce  la Celebrazione  illustrando come di consueto un tratto della personalità di FRANZ KAFKA e un tratto del ‘Secondo Umanesimo Italiano ®’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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L’Artista Marino Salvador e Rita Mascialino salutano il pubblico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ELISABETTA ORSINI VINCITORE DEL PREMIO ALLA CULTURA 2019

 

 

Fotografia inviata da Elisabetta Orsini

 

Delegato della scrittrice assente: Editore Moretti della Casa Editrice Moretti & Vitali, Bergamo BG

 

 

 

 

 

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SIBYL VON DER SCHULENBURG: VINCITORE DEL PREMIO ALLA CARRIERA 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO FRANZ KAFKA ITALIA ®   IX ED. 2019

PRIMO PREMIO ASSOLUTO per la Sez. FRANZ KAFKA 

ELISABETTA ORSINI, Atelier. I luoghi del pensiero e della creazione (Bergamo BG: Edizioni Moretti & Vitali 2017)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ELISABETTA ORSINI

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Figure in gondola (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fotografia inviata da Elisabetta Orsini

 

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PRIMO PREMIO per la Sez. Romanzi 

GIOVANNI DI SAVERIO, La Morte del Poeta (Recanati MC: Edizioni Montag: 2018)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: GIOVANNI DI SAVERIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario Veneziano: Gondole in controluce (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDO PREMIO per la Sez. Romanzi

ANTONINO CRISAFI, La Famiglia Masier (Patti ME: Casa Editrice Kimerik: Prefazione dell’Autore, 2017)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ANTONINO CRISAFI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole in tonalità di tempesta (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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TERZO PREMIO per la Sez. Romanzi

Autore assente

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Cieli di nubi e luci sulle gondole (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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PRIMO PREMIO per la Sez. Racconti

LUIGI NALLI, Supplizi d’amore (Vicenza VI: Caosfera Edizioni: Illustrazioni interne e copertina di Teresia Ilaria Bonelli, 2018)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: LUIGI NALLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole velate (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDO PREMIO per la Sez. Racconti

Autore assente

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Solitudine (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

_______________________________________________________________________TERZO PREMIO  per la Sez. Racconti

FIORELLA MALCHIODI ALBEDI, Caldo cosmico e altri racconti (Buccino SA: Eretica Edizioni, 2018)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: FIORELLA MALCHIODI ALBEDI

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Tramonto in viola (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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PRIMO PREMIO  per la Sez. Poesia

LIDA DE POLZER, Il soffio (Cattolica RN: Pegasus Edition, 2019)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: LIDA DE POLZER

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole in luci e acque (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDO PREMIO  per la Sez. Poesia

FRANCO PIOL, Poetesie in concerto (Roma RM: Edizioni Libreria Croce, 2013)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: FRANCO PIOL

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole all’attracco (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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TERZO PREMIO per la Sez. Poesia

ALESSANDRO BANI, Guarda il cielo (Lecce LE: youcanprint. 2018)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ALESSANDRO BANI

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole verso il cielo (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA per la Sez. Poesia

ARNALDO CECCATO, Sulle strade del tempo (Perugia PG: Morlacchi Editore: Prefazione di Marcello Ramadori: Preambolo dell’Autore, 2018)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ARNALDO CECCATO Poesie

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario Veneziano: Nella stretta del canale (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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PRIMO PREMIO  per la Sez. Saggi

SIBYL VON DER SCHULENBURG, Lo specchio della città – Architettura, Ambiente, Psicologia (Saonara PD: il Prato Publishing House, 2017)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: SIBYL VON DER SCHULENBURG

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: In cammino sul canale (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDO PREMIO per la Sez. Saggi

ALESSANDRO IZZI, Le strategie dell’oblio nel cinema italiano sulla Shoah dal 1945 al 2016 (Roma RM: Casa Editrice Universitalia: Prefazione di Claudia Gina Hassan: Postfazione di Giulia Fanara: Introduzione dell’Autore, 2017)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: ALESSANDRO IZZI

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Fantasmi (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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TERZO PREMIO per la Sez. Saggi

GIANLUCA CIUFFARDI, Piovono scoiattoli. Psicologia degli imprevisti quotidiani (Sanremo IM: Edizioni Leucotea: Prefazione di Tommaso Perissi: Introduzione dell’Autore, 2017)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: GIANLUC A CIUFFARDI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Tracce di gondole (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA per la Sez. Saggi

ARNALDO CECCATO, Il ‘Rapporto La Moricière’ – Sulle operazioni pontificie dell’Armata pontificia nel settembre 1860 in Umbria e Marche (Perugia PG:  ‘Editrice Pliniana’, 2011)

RECENSIONE RITA MASCIALINO: ARNALDO CECCATO Saggio

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Alberto Quoco, Immaginario veneziano: Gondole in parata (Fotografia d’Arte)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sez. F Premio nazionale di Poesia ‘Secondo Umanesimo Italiano ®‘ (Poesia Inedita)

Artista esclusivo del Premio: MARINO SALVADOR

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

PRIMO PREMIO

HENNA DENA (Anna Denunzio), GranellO

RITA MASCIALINO RECENSIONE: HENNA DENA 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Albert Einstein (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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SECONDO PREMIO

RICCARDO MAINARDI, Silenzi dell’anima

RITA MASCIALINO RECENSIONE: RICCARDO MAINARDI

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Jim Morrison 1 (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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TERZO PREMIO

MAURIZIO BACCONI, Le parole che non ho

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MAURIZIO BACCONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Marilyn Monroe 1 (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

MASSIMO FESTA, Utopia

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MASSIMO FESTA 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Salvador Dalì 1 (serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

MASSIMO FESTA, Mai sarà pentita

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MASSIMO FESTA 2

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Marilyn Monroe 2 (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

MASSIMO FESTA, Sol dell’al di là

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MASSIMO FESTA 3

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Jim Morrison 2 (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

 

 

 

 

 

 

 

 

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PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

RAFFAELLA VERGOLINI, Ceis-Ciglia 

RITA MASCIALINO RECENSIONE: RAFFAELLA VERGOLINI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Opera assegnata

Marino Salvador, Ritratti in frammentazione: Salvador Dalì 2 (Serigrafia)

RITA MASCIALINO RECENSIONE: MARINO SALVADOR

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Scorci del Brindisi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rita Mascialino al termine della Celebrazione alle ore 20:00

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